Premier League

Il Liverpool vince la Premier League, 20° titolo dei Reds. Chiesa festeggia con i compagni ma non è ancora campione?

Pubblicato

il

FEDERICO CHIESA ( FOTO DI SAVATORE FORNELLI )

Il Liverpool vince la Premier League, la ventesima della sua storia. Per i reds decisivo il successo per 5-1 sul Tottenham nella 34esima giornata. Dopo il vantaggio degli Spurs con Solanke, il ribaltone con i gol di Diaz, Mac Allister, Gakpo e Salah, oltre all’autorete dell’ex Udinese e nazionale italiano Udogie.

Il Liverpool torna a dominare il calcio inglese, riconquistando la Premier League a cinque anni dall’ultimo trionfo ottenuto sotto la guida di Jürgen Klopp. Quel successo storico aveva interrotto una lunga astinenza che durava dal 1990, quando il massimo campionato britannico si chiamava ancora First Division e la Premier League non era ancora stata istituita.

Il Liverpool vince la Premier, Chiesa festeggia ma ad oggi non può essere premiato

Tra i protagonisti della festa c’è anche Federico Chiesa, approdato in estate dalla Juventus, che ha celebrato con entusiasmo sotto la curva dei tifosi. Tuttavia, le rigide normative della Premier League rischiano di privare l’esterno italiano di un ricordo concreto di questa stagione. Infatti, per ricevere la medaglia destinata ai campioni, è necessario aver disputato almeno cinque partite nell’arco del campionato. Al momento, Chiesa è fermo a quota quattro.

Con ancora quattro gare da giocare, il tecnico Arne Slot potrebbe concedere spazio ai calciatori meno utilizzati finora, pur puntando a concludere la stagione in modo brillante. Chiesa, quindi, avrà diverse opportunità per raggiungere il requisito minimo e rendersi eleggibile per una delle 40 medaglie riservate dalla Premier League ai vincitori.

Un episodio simile ha riguardato, in passato, anche uno degli attuali compagni di squadra di Chiesa, Mohamed Salah. Oggi protagonista di una stagione eccezionale con il Liverpool — 28 gol e 18 assist, oltre al recente rinnovo contrattuale — l’attaccante egiziano fu protagonista in negativo nel 2014/15. Allora militava nel Chelsea di José Mourinho, che vinse il titolo grazie anche ai gol di Diego Costa, ma Salah, totalizzando solo tre presenze in quella stagione, non raggiunse il numero minimo di gare necessario per ottenere la medaglia. All’epoca, infatti, servivano almeno dieci presenze, soglia poi abbassata a cinque soltanto a partire dal 2022.




SEGUICI ANCHE SU: Instagram @oggisport | X OggiSportNotiz2 | Facebook @oggisportnotizie | Telegram OggiSportNotizie | Youtube @oggisportnotizie | Twitch OggiSportNotizie | Bluesky @oggisportnotizie.bsky.social | Threads @oggisport


Exit mobile version