Serie A
Vanoli: “Dev’esserci sempre collaborazione tra la Primavera e la Prima squadra. Lecce avversario ostico”
Sabato 17 maggio, alle 11.30, Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Serie A tra Lecce e Torino.
Le risposte di Paolo Vanoli in conferenza stampa alla vigilia di Lecce-Torino
“Saul bene. Avevamo provato alla vigilia dell’Inter se era possibile non fare l’operazione ma il ragazzo aveva ancora male e abbiamo deciso di procedere con l’intervento per renderlo disponibile almeno per l’ultima di campionato. Njie ha provato ad allenarsi con noi ma per Lecce ancora non ci sarà e Sosa e Karamoh vediamo se riuscirò a recuperarli”.
“Un allenatore della prima squadra deve seguire anche i giovani. La società già l’anno scorso aveva fatto il ritiro in contemporanea ed alcuni ragazzi si erano già messi in mostra. Loro devono tenersi pronti e all’occorrenza farsi trovare a disposizione e rendere al meglio. Mi piace lavorare con i giovani e loro devono tenere i piedi per terra e capire cosa vuol dire lavorare in prima squadra. Oggi devono godersi questo momento ma devono capire che ogni giocatore ha il suo percorso per capire se sono da Torino. Quelli che ho fatto esordire l’ho fatto perché avevano qualcosa”.
“Non devo guardare la classifica del Lecce. Dobbiamo onorare fino in fondo i nostri impegni e la nostra maglia. Penso che a parte qualche situazione abbiamo sempre cercato di dare al 100% e cercheremo di darlo anche domenica perché è importante riottenere la vittoria dopo tre giornate ed anche perché c’è un decimo posto da raggiungere anche per il futuro”.
“Io mi sono espresso già una volta. Ci sono delle società che hanno disponibilità di crescere secondo le disponibilità economiche ed altre attraverso le idee. Il nostro obiettivo deve essere quello di lavorare sulle idee. Faccio i complimenti ad Italiano perché è un collega che ho avuto anche come compagno e che si è tolto il peso delle finali perse”.
“L’essere più aggressivi è dovuto anche al cambio modulo e questo è anche per essere più determinanti in zona gol. Alcune volte non abbiamo fatto bene le preventive come con l’Inter. A volte è anche una questione di strategie. A volte tendiamo a guardare le cose negative ma dobbiamo guardare anche quelle positive con i nerazzurri non è arrivato il risultato ma siamo stati coraggiosi e le occasioni le abbiamo avute. Col Lecce bisogna stare in partita e capire quando è il momento di stare alti o quando più bassi”.
“Casadei è stata una flessione fisiologica. L’esperienza che hanno Biraghi ed Elmas non è quella di Casadei. L’ex Napoli sa come gestire i momenti morti ed è uno che ha vinto lo Scudetto. L’ex Fiorentina ha dalla sua l’esperienza. Casadei invece è un investimento anche in ottica futura e dobbiamo dargli tempo e non avere troppe aspettative”
“Dobbiamo essere bravi nella crescita e capire che ogni partita ci può dare una lezione. La partita col Venezia nel secondo tempo siamo comunque migliorati. Nel primo, invece, abbiamo abbassato la testa ai primi errori fino ad arrivare a non essere performanti nonostante la reazione. Col Lecce sarà una partita difficile in un campo ostico e sarà un altro tipo di partita”.
“Il mix perfetto dev’essere quello tra giocatori di esperienza e giocatori giovani per aiutare i giovane a crescere. Serve questo mix per arrivare in alto, davanti ai giovani servono giocatori da prendere come esempio”.
“Soprattutto quest’anno, con questa rosa, siamo passati a quattro ma durante la partita possiamo anche giocare a cinque e il centrocampo può giocare a tre. Abbiamo tante soluzioni, è capitato a Napoli dall’inizio oppure da adattare in corsa. Bisogna sapere leggere e capire qual è la strada giusta e la situazione migliore. Nel calcio moderno i giocatori devono essere flessibili”.
Mi sembra giusto, c’è in palio tanto. La Lega ha fatto la scelta migliore”.
“Cerco sempre di portare avanti i valori del club, a livello sportivo e di storia. In questa settimana, ho percepito questo. Non bisogna enfatizzarlo, ma bisogna rispettarlo. E’ un aspetto che ho detto ai ragazzi, è come Superga: deve essere ogni giorno, non solo il 4 maggio. Poi quanto riesca a trasferire ai giocatori…Ci credo e faccio il massimo”
“Mi ripeto: tutti i giocatori devono essere pronti, io non guardo la carta d’identità. Valuteremo in rifinitura, vogliamo portare a casa punti. Ma se capissi che Perciun può fare il titolare, farà il titolare. Ed è già successo per Dembele e per gli altri giovani. Non faccio giocare un giovane per dare motivazioni alla squadra o perché siamo a fine stagione, non sono i miei valori. Un giovane gioca perché è bravo, ha prospettive e aiuta la squadra. Altrimenti vengono illusi. Tutti i giovani che si allenano con noi, devono essere pronti sia a entrare sia a essere pronti a giocare da titolari. Ma non sarebbe perché non vedo la mia squadra non motivata…Il giovane gioca perché ha prospettive, dovesse giocare sarei felice perché metterebbe esperienza”
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