Serie A
Hellas Verona, Di Gennaro nell’anniversario dello scudetto: “Qualcosa di unico”
Ieri nella 36°giornata di Serie A l’Hellas Verona non è riuscito ad andare oltre il pareggio per 1-1 contro il Lecce. Una vittoria per gli scaligeri, che sono al 15°posto con 33 punti, avrebbe significato la matematica salvezza. Invece gli uomini guidati da Cristiano Zanetti dovranno fare punti domenica prossima in casa contro il Como. Ieri, comunque, è stata una giornata di festeggiamenti allo stadio Bentegodi dove è stato celebrato l’anniversario dello scudetto vinto dall’Hellas Verona 40 anni fa. A ricordare quel fantastico traguardo è stato l’ex centrocampista Antonio Di Gennaro ai microfoni di TMW.
Cosa ha significato, per voi giocatori?
“C’è stato questo abbraccio con tutto il popolo veronese dopo 40 anni. Noi abbiamo sempre dato tutto per loro e loro hanno sempre dato tutto per noi, è stato il giusto riconoscimento per qualcosa di unico. Emozionante, appunto”.
Come emozionante sarà stato rivedere tutti quei compagni, 40 anni dopo…
“Come ho detto purtroppo c’è stata qualche assenza. Ma in generale ci sentiamo sempre tutti, abbiamo una chat WhatsApp e siamo in costante contatto. E’ stato bello rivedere anche Preben Elkjaer: aveva detto che non ci sarebbe stato, ma alla fine ci ha fatto la sorpresa e si è presentato col suo aereo privato a dimostrazione del tipo di personaggio che è. Poi Turchetta che ha pianto in mezzo al campo, come tutti noi del resto. Abbiamo una sorta di cordone ombelicale che ci unisce”.
Ha avuto modo di parlare con la nuova proprietà?
“Certo. C’era il presidente Zanzi e il patron che si sono intrattenuti con noi prima della partita. Ci ha fatto un bel discorso e noi abbiamo espresso la nostra disponibilità per aiutare anche in futuro. Mi auguro che questa società possa risollevare la squadra dopo anni difficili, anche se devo dire che Setti ha fatto un ottimo lavoro in tante annate. L’augurio è comunque di crescere con questa nuova società dopo anni di salvezze raggiunte all’ultimo”.
A proposito di salvezza: come vede questa lotta?
“Adesso ci sarà il Como, poi l’Empoli. In questi periodi della stagione anche un pareggio è importante, se non puoi vincere. La squadra ieri sentiva il peso dell’appuntamento ma ha reagito bene dopo lo svantaggio. Ora anche un pareggio col Como andrebbe bene, l’importante è che il Verona sia padrone del proprio destino”.
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