Tutto nelle mani della Juve: Champions vicina, ma panchina incerta?

La sconfitta della Roma a Bergamo ha ridisegnato la corsa Champions.
Il 2-1 subito dai giallorossi contro l’Atalanta ha fatto sorridere la Juventus, che ora si ritrova con una ghiotta opportunità: il quarto posto, ultimo valido per l’accesso alla prossima edizione della Champions League, è di nuovo nelle sue mani.

Con due giornate ancora da disputare e 64 punti in classifica, i bianconeri condividono la posizione con la Lazio. Ma in caso di arrivo a pari merito, ad avere la meglio sarebbe la squadra di Tudor, forte del vantaggio negli scontri diretti (1-0 a Torino, 1-1 all’Olimpico sabato scorso). Nessuno spareggio previsto per l’Europa: conteranno solo i punti e i confronti diretti.

Il calendario, sulla carta, gioca a favore della Juventus: prima l’Udinese in casa, poi il Venezia in trasferta. Due sfide alla portata, soprattutto se confrontate con quelle della Lazio, attesa da due ostacoli non banali: Inter a San Siro e Lecce all’Olimpico nell’ultima giornata.

Con l’Atalanta già certa del pass per la Champions – terza squadra qualificata dopo Inter e Napoli – restano da assegnare ancora un posto e novanta minuti cruciali. Anzi, centottanta.

Ma se la qualificazione sembra vicina, il futuro in panchina di Igor Tudor resta tutt’altro che definito. Il contratto prevede un rinnovo automatico in caso di accesso alla Champions, ma la dirigenza bianconera avrà comunque facoltà di risolvere l’accordo pagando una penale entro il 30 luglio, cioè poco dopo la fine del Mondiale per Club.

Una cosa, però, è certa: Tudor guiderà la squadra in quella competizione internazionale, come ribadito con chiarezza da Cristiano Giuntoli. Per il resto, molto dipenderà dai risultati e dalle valutazioni estive del club. La palla, ora, è tutta nelle mani della Juventus.