Serie A

Tudor pre Venezia-Juventus: “Veiga, McKennie e Koopmeiners in gruppo”

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L’URLO DI IGOR TUDOR (FOTO DI SALVATORE FORNELLI)

Le parole di Igor Tudor nella conferenza pre Venezia-Juventus.

Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Venezia-Juventus, che si giocherà domani sera, alle ore 20:45.

Ecco le sue parole.

Tudor nella conferenza pre Venezia-Juventus: “Bisogna sudare fino alla fine”

PARTITA DECISIVA, COSA CONTA: “Prima di tutto faccio i complimenti al Napoli che ha vinto lo Scudetto. Domani serve tutto, bisogna sudare fino alla fine. Partita importante e che va preparata come tutte le altre, concentrandosi sulle cose di campo”.

IL PUNTO SUGLI INDISPONIBILI E SU VEIGA E SE E’ IL NAPOLI HA MERITATO: “In un campionato vince sempre la squadra che lo merita di più, perché sono 38 partite. Quindi vince la squadra più forte. Veiga e McKennie oggi si sono allenati, così come Koopmeiners. Gatti è in una situazione migliore rispetto alla settimana scorsa. Poi sono tornati i due squalificati e gli altri sono a disposizione”.

SE LA JUVE POTEVA FARE DI PIU’: “I numeri e i calcoli non hanno mai fatto parte del mio modo di pensare come allenatore. Mi concentro più sul campo. Secondo me il potenziale è maggiore rispetto a quello che possiamo vedere ora. Il potenziale è più grande”.

SE LA SQUADRA AVRA’ PAURA: “Ma no, i ragazzi li ho visti bene, concentrati, in crescita anche dal punto di vista della convinzione, anche nella maturità di controllare la partita. Ho visto una crescita dal primo giorno. Poi la partita va interpretata come tutte le altre”.

SE LA SQUADRA E’ STANCA DAL PUNTO DI VISTA NERVOSO: “Da quando sono arrivato io sono state tutte fondamentali, perché ogni passo falso può essere importante. Per me si è sbagliato quasi niente. La squadra vuole andare e prendersi quello che si merita, quello che è suo. C’è questo ultimo step, ma la squadra c’è”.

SULL’IMOREVEDIBILITA’ CON CONCEICAO E NICO: “Non serve solo qualità, ma anche quantità, per vincere contro chiunque.

QUANTI MERITI HA TUDOR: “Non voglio parlare di me, perché è sempre brutto. Si è fatto un buon lavoro, tutti insieme. Manca l’ultimo step, bisogna essere sul pezzo, concentrati, bisogna fare una partita che sarà difficile, dobbiamo stare dentro la gara per 90 minuti. Queste sono cose importanti, bisogna finire come si deve”.

SE STA GUARDANDO AVANTI, AL FUTURO: “Non guardo niente, guardo i giocatori come stanno oggi, li guardo, do loro consigli. La vita sta lì, poi non conta altro”.

FOTOGRAFIA DI QUESTA ESPERIENZA: “Bisogna tirare fuori un album, ma non è il momento. Sono felice del lavoro svolto e basta. Bisogna fare questo ultimo step”.

LA DOMANDA DELLA NOSTRA REDAZIONE – Si è parlato molto in queste settimane del senso di responsabilità nei confronti anche della storia del club. Le chiedo quanto di questo senso di responsabilità ha dovuto o voluto trasmettere alla squadra in vista di una partita da dentro o fuori come quella di domani – “Da fuori non so di cosa di parla e cosa no, dal primo giorno provo a educare non solo i giocatori ma anche la gente che lavora dentro con i valori in cui io credo. C’è sempre la responsabilità di fare le cose giuste, la gente prima deve essere brava a fare il suo lavoro e poi avere responsabilità. Ho avuto un gruppo serio sempre”.  

SENSAZIONI CHE HA AVUTO QUESTA SETTIMNA: “C’è un po’ di tutto, aspettative, concentrazione, questa parola che io ho visto questa settimana e mi rappresenta di più. Stare attenti, fare al massimo il mio lavoro, aiutare i giocatori quando inizia la gara in modo che diventi più facile possibile. Fargli capire le robe di Venezia, dove siamo forti, dove migliorare”.




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