Calcio
Serie C, debutta il FVS: rigori, espulsioni e prime polemiche in campo

La Serie C è ripartita e c’è una novità che promette di far discutere: il Football Video Support (FVS) o più semplicemente “Var a chiamata”.
Come funziona il “Var a chiamata”
Il FVS è stato impropriamente definito da alcuni come un “Var a chiamata”, ma non si tratta del Var tradizionale. In Lega Pro non esiste infatti la sala Var: il nuovo sistema si baserà su telecamere a bordocampo e sarà gestito direttamente dal quarto uomo, con il supporto di un quinto ufficiale al monitor.
Il regolamento del FVS prevede che ogni squadra possa richiedere due challenge a partita, ma solo l’allenatore principale ha il diritto di attivarli, consegnando un badge al quarto ufficiale. Se la revisione confermerà l’errore arbitrale, il challenge non verrà conteggiato e resterà a disposizione.
Il campo di applicazione resta lo stesso previsto dal protocollo Var: gol, calci di rigore, espulsioni dirette e casi di scambio di identità. Ogni gol sarà comunque soggetto a revisione automatica: in caso di infrazioni oggettive come un tocco di mano o un fuorigioco evidente, il quarto ufficiale potrà annullare direttamente l’azione con un “overrule”. Quando invece servirà una valutazione soggettiva, sarà richiamato l’arbitro centrale a rivedere le immagini.
Non esiste un tempo massimo per chiedere la revisione, ma il sistema si affida al buon senso. Per evitare perdite di tempo, allenatori e calciatori coinvolti nell’episodio possono segnalare il challenge con un gesto chiaro prima della consegna effettiva del badge.
Con questa innovazione, la Serie C diventa laboratorio di sperimentazione per il calcio italiano. Il FVS non eliminerà le discussioni, ma offre un nuovo strumento per rendere più giuste e trasparenti le decisioni in campo.
Il debutto sul campo durante la prima giornata
A Perugia, nel match contro il Guidonia Montecelio del girone B, gli ospiti hanno sfruttato il FVS per un presunto fallo di mano in area: dopo la review è stato assegnato un calcio di rigore. A Livorno, invece, Liverani ha chiamato la revisione per una condotta violenta in mezzo al campo: niente rosso. Poco dopo i padroni di casa hanno chiesto invano un challenge per un gol annullato. Le Fere, invece, hanno avuto ragione quando hanno chiesto l’espulsione di un avversario per condotta violenta.
Anche ad Arezzo, contro il Forlì, il sistema è entrato in azione: prima su un intervento duro di Chiosa, confermato regolare dall’arbitro dopo la review; poi al 17’ della ripresa, quando Bucchi ha chiesto l’FVS per un fallo di Scorza su Mawuli. Anche in quel caso l’arbitro ha confermato la propria decisione: solo giallo. Negli altri campi, il FVS non ha inciso direttamente, se non per la sfida tra Sambenedettese e Bra iniziata con cinque minuti di ritardo a causa di un piccolo problema tecnico.
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