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Nazionale

Cambiaghi: “Studio Chiesa e Insigne. La finale del 2006 un ricordo che porto nel cuore”

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Cambiaghi conferenza stampa

Nicolò Cambiaghi ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. Tra i temi trattati anche un aneddoto sulla sua famiglia e la finale di Berline del 2006

La conferenza stampa di Cambiaghi

CONDIZIONIIndubbiamente la scorsa stagione è stata condizionata da un infortunio importante, ma da febbraio-marzo sono rientrato bene. Dopo l’infortunio mi sono concentrato sul recupero e ho sentito subito la squadra al mio fianco. Successivamente è andato tutto bene, non ho avuto complicazioni e sono riuscito a rientrare bene. Quest’anno ho fatto il ritiro, ho avuto minutaggio, ma devo dire che anche lo scorso anno appena rientrato mi sentivo bene

FINALE 2006: “E’ un ricordo che porterò sempre con me, nasce dalla passione della mia famiglia per la Nazionale. Riuscimmo a trovare i biglietti e andammo a vedere la finale, ho ricordi un po’ vaghi che resteranno sempre nel mio cuore. Era una delle mie prime partite dal vivo, porterò sempre con me quella foto con mio papà alla finale

MISTER ITALIANO: “Devo tanto al mister, mi ha voluto fortemente ed è stato molto bravo e paziente nell’aspettarmi. Gli devo tanto.

CONVOCAZIONE: “Nel percorso del calciatore per arrivare a questi livelli servono tante cose. E’ un percorso fatto da tanti ostacoli e sacrifici, quindi ci vuole anche un pizzico di fortuna. Non dico che siamo qui per fortuna, ma un pizzico di fortuna ci vuole sempre. Sicuramente ritengo che la fortuna sia presente nel nostro percorso

ZONA GOL: “Conta tanto il lavoro settimanale, poi ci vuole anche fortuna. Devono incastrarsi diverse cose. Arrivavo da due stagioni in cui segnavo con regolarità, poi c’è stata un’annata un po’ più complicata. Lo scorso campionato poi sono rientrato in maniera molto positiva… Il gol di domenica scorsa mi dà una grossa spinta, ancor più serenità, ma il far gol deriva dall’impegno e dalla costanza di far le cose. Ho sempre gestito il tutto con grande tranquillità

SOGNO MONDIALE: “Già essere qui in questo momento è motivo di grande orgoglio. E’ un sogno ma anche un punto di partenza perché è la prima convocazione. Cercherò di godermela al massimo

MODELLO: “Quando guardo le partite analizzo sempre bene chi ricopre il mio stesso ruolo. Negli ultimi anni sicuramente Insigne e Chiesa più di tutti, mi piacciono molto. Ma come loro due ce ne sono anche altri




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