Ilicic rompe il silenzio: “Ho toccato il fondo, ma ora sto risalendo”

È stato uno dei giocatori più importanti negli ultimi 10 anni dell’Atalanta dell’intera Serie A. Torna a parlare Josip Ilicic, il quale ha giocato con gli orobici dal 2017 al 2021, dove ha collezionato 173 presenze, impreziosite da 60 gol e 44 assist. L’attaccante sloveno è stato per diversi anni lontano dei riflettori per la depressione che lo ha colpito durante il periodo della pandemia di Covid-19. L’attaccante, ora in forza al Koper, squadra slovena, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Ilicic: “Tante bugie mi hanno ferito”

“Ho toccato il fondo, ma sto risalendo. Mi hanno ferito tante bugie, soprattutto quelle su mia moglie”. Ilicic non ha nascosto quanto sia stato difficile affrontare la depressione, un tema ancora troppo spesso sottovalutato nel mondo del calcio, dove la fragilità viene vista come una debolezza. “Sono un uomo, non un robot”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di chiedere aiuto e di non vergognarsi delle proprie emozioni.

Per i tifosi dell’Atalanta rimarrà uno dei simboli dell’Atalanta che ha stupito in Champions League: “La Champions è il passato, ma il calcio resta la mia passione”. Oggi l’attaccante si sta ricostruendo, dentro e fuori dal campo. Oltre ai gol, ora il suo obiettivo è molto più grande: trovare equilibrio e serenità. Il calcio è diventato una sorta di terapia, un modo per riscoprire sé stesso. La sua testimonianza riaccende i riflettori su una tematica che, soprattutto nel mondo del calcio, viene sottovalutata come la salute mentale nello sport, ricordando che dietro ogni sportivo c’è una persona, con le sue fragilità e la sua voglia di rinascere.