Esclusiva Stefano Mauri: “Sono convinto che la Lazio tornerà in Europa”

Oggi abbiamo avuto ai nostri microfoni l’ex centrocampista capitano della Lazio Stefano Mauri con il quale abbiamo affrontato vari temi. Ecco le dichiarazioni nell’intervista esclusiva a Stefano Mauri.

Le sue dichiarazioni

Ecco le parole di Mauri

Per lei Udine è una piazza giusta per iniziare una carriera da professionista?

“Secondo me si Udine è una piazza molto tranquilla, loro riescono sempre a formare ragazzi per poi rivenderli”.

Che differenza c’è tra Udine e Roma?

“Cambia tantissimo perché a Roma ci sono due squadre e non una. In quegli anni la squadra era stata appena salvata da un fallimento quindi c’erano tante pressioni la rosa è in fase di ricostruzione il pubblico molto numeroso ed esigente ma io mi sono trovato subito bene”.

Quanta pressione c’è nelle partite dei derby?

“La pressione è tantissima già da qunado escono i calendari sono due date cerchiate in rosso sia da una parte della città ma anche dall’altra, la pressione è tanta però tu giocatore sogni anche di fare queste partite, con alle spalle un popolo che è la tifoseria della Lazio”.

Dopo 10 anni si aspettava che la Lazio non riuscisse ad entrare nelle coppe?

“Sicuramente è un periodo un po complicato per la Lazio ci sono stati problemi questa estate non ha potuto fare mercato. Io sono convinto che il club biancoceleste uscirà da questo periodo e tornerà in Europa”.

Da ex capitano cosa vuole dire ai suoi tifosi che sono in contestazione con la società?

“Io credo che i tifosi della Lazio non abbiano bisogno del mio consiglio sanno benissimo quello che devono fare per sostenere la squadra, loro sono innamorati di questa maglia e di questi colori. Io a loro non devo insegnare nulla”.

Quanto è stato bello decidere un derby da capitano?

“È stato importantissimo l’emozione sono sempre tantissime ed indescrivibili poi poter far gol sotto la curva dei tifosi è una cosa magnifica e rende tutto anfora più bello”.

Chi è un centrocampista italiano che la sta sorprendendo?

“ I centrocampisti italiani ce ne sono tanti Barella è da anni che è una garanzia, Tonali si vede che ha un passo diverso, Frattesi a gara in corso è sempre determinante”.

Cosa ne pensa di Locatelli?

“È un giocatore particolare, viene criticato perché è poco appariscente per il gioco che fa non è spesso decisivo con assist e gol però il suo contributo lo da sempre. Tanto è vero che da anni gioca spesso in maniera fissa in nazionale e alla Juventus”

Quella settimana del 26 maggio lei cosa si ricorda, i giorni prima la tensione?

“Io mi ricordo che siamo andati in ritiro a preparare la partita perché a Roma c’era troppa tensione quindi era meglio isolarci. Ovviamente aspettavano tutti la data di quella partita l’attesa era sempre più grande, poiché eravamo arrivati ad un punto di tensione massimale. È una partita che rimarrà nella storia siamo riusciti a vincere a portare la coppa a casa e quindi siamo orgogliosi di quello che abbiamo regalato ai nostri tifosi”.

Sulla nazionale

Le parole di Mauri sulla nazionale

Il percorso di Gattuso la sta convincendo?

“Io credo che Gattuso stia facendo un bel percorso anche se in qualche partita abbiamo rischiato qualcosa. Bisognerà in tutti i modi raggiungere i mondiali perché sono troppi anni che l’Italia non partecipa”

Quanto è stata importante per lei la nazionale e quanto è importante per un calciatore?

“La nazionale è chiaro che è l’obiettivo di tutti i ragazzi che iniziano da bambini a giocare a calcio. Giocare in nazionale è un punto di arrivo però allo stesso tempo è anche un punto di partenza vuoi rimanerci in pianta stabile vuoi giocare per il tuo paese e molte volte quello che si dice non corrisponde alla realtà”.