Serie B
Pisa, Inzaghi: “Ho ancora due anni di contratto, ma c’è tanto da discutere”

Reduce dalla promozione con il suo Pisa, Pippo Inzaghi ritrova la Serie A da allenatore e si prepara ad una nuova stagione nel massimo campionato. Di seguito, uno stralcio della sua lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport.
Il Pisa in Serie A dopo 34 anni è un’emozione indescrivibile. Di quelle indispensabili delle quali vive SuperPippo da sempre. È così, Inzaghi?
“Certamente. Debbo ancora realizzare bene cosa è successo. Ma è tutto incredibile. Un’impresa in cui speravo, ma non così. Era da qualche anno che volevo venire a Pisa. In tanti mi sconsigliavano. Invece avevo avuto le sensazioni giuste. Pensavo ai playoff. Ma sarebbero stati un rischio enorme. Sono molto contento che sia andata così. Anche perdendo a Bari abbiamo scritto una storia straordinaria e indelebile”.
S’è parlato di qualche sua perplessità estiva ad accettare di guidare i nerazzurri. Pisa è stata la scelta giusta? “Nessuna perplessità personale. Erano tre anni che volevo venire qui. Altri i dubbiosi. Sapevo che la società era organizzata e ci avrebbe aiutato a competere facendoci lavorare al massimo delle nostre potenzialità. È andata proprio così”.
Il momento in cui ha capito che avrebbe potuto giocarsela per la A?
“Nel ritiro di Bormio avevo intuito che tanti dei miei uomini erano disposti a gettarsi nel fuoco per me. Caracciolo e Calabresi me lo hanno anche certificato per iscritto! Non c’è stata una sola mia scelta contestata in tutto il torneo. Ho compreso subito che si poteva costruire qualcosa d’importante. La partita chiave? Lo scontro diretto con lo Spezia al Picco: dimostrammo di essere forti anche nella sconfitta. Ma io ero fiducioso sin dalla vittoria sul Palermo alla 2ª giornata”.
Il Pisa in cosa l’ha sorpresa?
“Nella dedizione al lavoro, nel rispetto delle mie scelte, nella serietà con la quale ha perseguito gli obiettivi. L’emblema sono Caracciolo e Marin che avevano perso la finale col Monza e questo successo lo hanno voluto con l’anima. Esemplari tutti, anche Tramoni, Moreo e Calabresi allenati a Brescia e a Bologna”.
Il presidente Corrado ha dichiarato che si augura che Inzaghi resti a Pisa. C’è il rischio che vada via?
“Non credo proprio. Ho due anni di contratto. E un ottimo rapporto con la società. Ma dovremo discutere di molte cose. La Serie A, naturalmente, è un’altra storia”.
Di cosa avrà bisogno il suo Pisa per difendere questa straordinaria promozione?
“Sarà necessario attrezzarci nel modo migliore. Ma ci sono i presupposti per fare ancora bene le cose insieme”.
Queste le dichiarazioni di Pippo Inzaghi, allenatore del Pisa, al Corriere dello Sport.
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