Serie A
Comolli: “Tudor sarà il nostro tecnico nella prossima stagione. Kolo Muani? Stiamo lavorando per averlo con noi anche il prossimo anno”

Il nuovo direttore generale della Juventus Damien Comolli è intervenuto in conferenza stampa ed ha analizzato diversi temi legati sia all’aspetto sportivo sia commerciale dei bianconeri. Prima del direttore è intervenuto Maurizio Scanavino. Queste le parole dell’amministratore delegato:“Oggi è la giornata di presentazione di Comolli che si unisce a noi come Dg sulla parte sportiva e commerciale. Una figura importante che andrà a rafforzare il club sugli obiettivi che abbiamo per la prossima stagione e per il futuro. Quest’anno abbiamo fatto passi avanti sul piano della sostenibilità, nonostante l’uscita prematura dalla Champions e dalla Coppa Italia. Proprio in quest’ottica si inserisce l’arrivo di Comolli che sarà coadivuato da Chiellini che entra a far parte dell’area sportiva come Director of Football Strategies, proprio per andare a mettere un focus più importante e incrementare gli aspetti competitivi e le performance sul campo”.
Le dichiarazioni del nuovo direttore generale della Juventus Damien Comolli in conferenza stampa
“Buongiorno a tutti. Sfortunamente il mio italiano si ferma qua. Non vedo l’ora di impararlo, ho già iniziato a prendere lezioni di italiano. Sono lieto di essere qui oggi, è un grande privilegio per me essere Dg della Juventus.
È uno dei più grandi club del mondo. Io sono cresciuto guardando questo club per diversi motivi: i grandi giocatori che hanno giocato in passato e poi sono sempre stato attratto da organizzazioni vincenti e la Juventus è sempre stato un modello di efficienza. Ho sempre ammirato tutto ciò che la Juve ha fatto nel passato, mi ricorda di essere venuto al Delle Alpi quando facevo lo scouting e un’altra competizione a Tokyo, ho apprezzato moltissimo la cultura”.
Vorrei aprire con una serie di argomenti:
“Tudor sarà il nostro allenatore per la prossima stagione, non solo per il Mondiale per Club. L’ho già chiarito a lui in diverse occasioni, siamo un grandissimo club, ci sono tantissime speculazioni ma voglio ribadirlo chiaramente”.
SU CHIELLINI:
“Il ruolo di Chiellini sarà quello di Director of Football Strategies. Abbiamo parlato chiaramente di quello che sarà il suo ruolo, non solo sul campo ma anche Direttore Tecnico per certi versi, vuol dire che lavoreremo a stretto contatto. Anche l’aspetto commerciale è molto importante. Sarà Giorgio a rappresentare la Juve per quanto riguarda la lega e la federazione, ci sono diversi aspetti su cui stiamo lavorando insieme. Ha cominciato a considerare le attività dell’accademia al quale sono particolarmente appassionato, quindi passeremo da un ambito all’altro”.
Finora abbiamo collaborato molto bene insieme e sono certo che continueremo a farlo in futuro. Ci occuperemo di tutti i temi. Abbiamo creato questo Football Strategies Committe dove ci occuperemo di tutti i temi e lui ne farà parte. Se la domanda è se si occuperà anche di allenamento e di mercato, no”.
“Vorrei assumere due tipi di persone: un Direttore Sportivo che si occuperà del calciomercato e farà parte anche lui del comitato, con un occhio all’accademia e riporterà direttamente a me. Poi avremo un Direttore Tecnico che riporterà sempre a me e si occuperà della parte analitica, medica, tutto ciò che riguarda la performance. Ho ben chiara in testa la persona adatta a questo tipo di ruolo, nomi non ve ne darò. È un processo, ma non vogliamo essere affrettati nel prendere decisioni. Ho passato diversi anni della mia vita in questo ruolo, piuttosto che essere affrettati vogliamo prenderci del tempo per queste due figure chiave. Una volta che abbiamo deciso la struttura decideremo anche chi vogliamo prendere”.
SU KOLO MUANI:
“Sono lieto di annunciare che abbiamo fatto un accordo col Psg per il prolungamento del prestito di Kolo Muani. Ho parlato col calciatore dopo la partita con la Spagna, ha deciso di voler giocare il Mondiale col Club con la Juve e rimarrà. Abbiamo parlato cordialmente col Psg, anche se non abbiamo trovato un accordo per dopo il Mondiale. Ma siamo ottimisti per raggiungere l’intesa per un prestito anche nel 2025/26: il Psg non ha chiuso le porte, il giocatore vuole rimanere con noi. Queste sono buone notizie”.
SULLA SQUADRA FEMMINILE: “Vorrei congratularmi con la squadra femminile per i risultati di questa stagione. Nella prossima bisogna vincere la Champions League, arriveremo anche lì. Ho una passione per il calcio femminile, ho cercato di svilupparla anche al Tolosa, quindi sono particolarmente contento vedendo i trofei vinti dalla squadra femminile”.
LE SUE EMOZIONI:
“Quando ero un bambino francese idolatravo giocatori del calibro di Platini e non avevo sognavo mai di diventare un calciatore, ma un allenatore. E il primo allenatore che ammiravo era Trapattoni. Non voglio dirvi che ero un tifoso della Juve, ma l’ho sempre seguita. Alcuni giocatori sono tornati dagli impegni internazionali, altri lo faranno nei prossimi giorni. Non vedo l’ora di incontrare il resto della squadra. Abbiamo già parlato con Chiellini di alcuni aspetti che vorremmo affrontare con lo staff, ci sono molte cose da fare e penso di avere un’idea di cosa la squadra può dare. Ho detto a tutti che non c’è solo la squadra che gioca ma c’è una squadra dietro le quinte, sono tutti importanti e andiamo tutti nella stessa direzione. Al Mondiale per Club andiamo per vincere, siamo la Juve e deve essere il nostro approccio”.
IL SUO PENSIERO SU TUDOR:
“Sfortunatamente quell’anno ci hanno battuto entrambe le volte. Ne abbiamo anche parlato di questa cosa al telefono: l’intensità che la sua squadra ha messo quel giorno non è facile trovarla in Francia. Sono consapevole che ha fatto un lavoro eccezionale al Marsiglia, meritava di stare lì a lungo ma poi ha preso una decisione rispettabile. Quella resilienza e quell’impegno messo in mostra in quella stagione fu impressionante”.
“La prima volta che ho incontrato la proprietà mi è stato chiesto ‘Cosa vuoi ottenere?’ e io ho risposto che ‘Voglio fare tutto il possibile per vincere’. Non posso garantirlo a nessuno, ma farò tutto ciò che è in mio potere per vincere, tutte le competizioni che andremo a disputare. Nel momento in cui si mette la maglia della Juve l’unico modo per andare avanti è vincere trofei. Nel calcio ci possono essere degli imprevisti, c’è la fortuna e la sfortuna, squadre migliori e peggiori. Non possiamo controllare tutto, ma quello che è in nostro potere bisogna controllarlo al 100%. Cercare di vincere sarà la mia ossessione, voglio trasmettere a tutti questa passione, ma già fa parte del club, andrò solo a rafforzarla.
LA STRUTTURA DA CREARE:
“Sulla struttura ho già dato indicazioni sul doppio ruolo che vogliamo creare. Penso che sia il modo di procedere, l’ho già visto negli USA in altri sport qualche anno fa e ho visto già grandi club che hanno cominciato a farlo. Il calcio sta diventando sempre più globale, i compiti sono diversi e sempre più esigenti”
SU VLAHOVIC:“Ho parlato con Dusan la settimana scorsa. Il giocatore dovrebbe tornare a breve e voglio parlargli per capire cosa ha in mente. Lui è un top player e certe cose non hanno funzionato, dall’inizio di gennaio ci sono stati alti e bassi. Ma non voglio parlare di ciò che è andato, voglio parlare col calciatore e capire quali sono le sue sensazioni. Bisogna capire la situazione contrattuale, capire se andrà a scadere oppure no. Quando avrò tutti questi elementi sarò in grado di prendere una decisione”.
“È sicuramente un grande amico, ho molto rispetto per il lavoro che ha sempre fatto. Quando era alla Sampdoria ha fatto un lavoro eccezionale. Ma non è un opzione per la Juve. Siamo buoni amici, so che posso rivolgermi a lui se ho bisogno di qualcosa e viceversa, ma no. Al Tottenham mi ha suggerito di prendere Modric. Quei due ruoli sono di alto profilo, c’è un processo che vogliamo portare avanti. Penso di farlo entro la fine del mercato, ma dobbiamo rispettare le tempistiche di questo processo di reclutamento”
IL DIRETTORE GENERALE DELLA JUVENTUS DAMIEN COMOLLI SPIEGA LA SUA METODOLOGIA IN CONFERENZA STAMPA:
“Io lavoro con i dati da 25 anni. Ho sempre pensato che le proprietà, le aziende, quando si rivolgono a me è perché porti questo bagaglio di conoscenze. Lo stesso vale per la Juve e quindi sono in grado di usare e implementare questa metodologia.
L’1 agosto 2025 sarà il 33° anno nel calcio professionistico, con diversi ruoli, e non mi sono mai imbattuto in un approccio più razionale che non fosse quello dei dati. Tutti ormai guardano e analizzano i dati. Ci assisteranno nella scelta dei giocatori, nel misurare la forza della nostra squadra rispetto alle altre, ci aiuteranno a definire la nostra strategia. Raccoglieremo dati su tutto, perché ci possono aiutare ad esempio a prevenire gli infortuni, a conoscere meglio i nostri tifosi. Vorrei creare una cultura, una metodologia, anche per la squadra femminile e penso che nel settore sportivo attuale l’identità sia importante. Noi creiamo emozioni, ma all’interno delle emozioni ci sono le identità, il feeling, le sensazioni per un club”.
SUL CALCIO ITALIANO: “Quando sono entrato a far parte del club mi sono posto due obiettivi: vincere e soddisfare il 100% del potenziale. In tutti i Paesi dove sono andato mi sono sempre detto che dovevo aiutare il calcio a svilupparsi nel Paese in cui mi trovavo. Ad esempio in Inghilterra facevo parte di un comitato che ha creato un programma per il calcio giovanile nel 2012. Quindi l’obiettivo è anche aiutare il calcio italiano: magari sarà un contributo molto piccolo, ma voglio darlo”.
SUL MERCATO: “Penso che vedrete la mia faccia spesso nel corso della stagione. Sul mercato però sono più riservato. Ci saranno degli aggiustamenti, ma non dei cambiamenti profondi”
Termina la conferenza stampa del Direttore Generale della Juventus Damien Comolli
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