Calcio
Federico Chiesa: “Via dalla Juve perché Motta non mi voleva. Tornare? Mai dire mai”

Non è stato un anno qualunque per Federico Chiesa. Dopo aver lasciato l’Italia e la Juventus nella scorsa estate, l’attaccante classe 1997 ha deciso di mettersi in gioco in Premier League, scegliendo la maglia del Liverpool. Una stagione fatta di alti e bassi, con meno spazio in campo di quanto sperato, ma culminata con un traguardo importante: la conquista del campionato inglese. “Una Premier League non si porta a casa tutti i giorni”, racconta con orgoglio nell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
“Con Allegri ho giocato tutta la stagione da seconda punta e i miei goal li ho fatti, anche Slot ha deciso di provarmi lì e io sono contento. Se due tecnici vincenti hanno visto in me le potenzialità per giocare punta vuol dire che posso farlo. Slot per mentalità vincente ricorda Allegri, venendo dall’Olanda ha però una metodologia diversa. Tutti pensavano che potesse far fatica, invece ha dimostrato di essere un grande tecnico con idee moderne di calcio. Abbiamo vinto la Premier meritatamente”.
Federico Chiesa sulla Juventus:
“Pentito di aver lasciato la Juve? No, perché dovrei? Non mi è mai stato offerto il rinnovo, c’erano stati dei contatti per parlarne dopo l’Europeo ma nessuno si è più fatto sentire. Quando sono rientrato dopo le vacanze e il matrimonio ho parlato subito con Thiago Motta, che mi ha detto chiaro e tondo: “Non fai parte del progetto, cercati una squadra”. Però provo grande affetto per la Juve e i tifosi. I mesi da fuori rosa sono stati un’umiliazione? No perché mi sono allenato con altri giocatori che erano nella mia stessa situazione. Sono stati chiari fin dal primo giorno, mi hanno fatto lavorare per due settimane con la squadra, poi Motta non mi ha voluto più. Io sono un professionista, ho accettato e ho continuato ad allenarmi per cercarmi un’altra squadra. È stato un grande dispiacere perché io tengo molto alla Juventus e pensavo di poter dare ancora tanto. Sono stato alla Juventus quattro anni e mi sono sempre comportato bene, però è stata una loro scelta. Da fuori rosa mi sono potuto allenare nelle migliori condizioni, però mi sono mancate le amichevoli. Al Liverpool ho dovuto ricominciare daccapo e questo mi ha penalizzato”.
“Tornare in Italia? Sarà un tema da affrontare in estate. Io, il mio agente e la mia famiglia abbiamo un ottimo rapporto col Liverpool. L’obiettivo è arrivare pronto al raduno, cercheremo la soluzione migliore per tutti”.
E sul rapporto con Allegri, Federico Chiesa racconta: “Se ne sono dette tante ma io ho grande rispetto per Max: mi ha dato tanto, l’anno scorso ero partito forte. È un vincente, per il Milan è una grande scelta. Lui mi ha fatto capire che potevo fare la seconda punta, allargandomi gli orizzonti.
Allegri mi ha dato tanto come crescita personale e modo di giocare.
Mi ha chiamato a settembre per farmi l’in bocca al lupo per il Liverpool. È stato molto carino.”
Ed invece Chiesa sul suo futuro:
“La Juventus è un capitolo chiuso? Mai dire mai. Credo di aver dato il massimo a Torino, anche se l’infortunio ha interrotto un percorso di crescita. Potevo migliorare ma non mi è stata data la possibilità perché l’allenatore ha fatto un’altra scelta.
Io però mi sento un giocatore da Liverpool e anche il club ne è convinto, per questo mi ha preso“.
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