Nazionale
Italia, Mancini: “Tornerei in Nazionale, ho parlato con la Juve”

Roberto Mancini, ex ct dell’Italia, ha parlato nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport del possibile ritorno in Nazionale e del momento azzurro. Ecco le sue parole.
Sull’Addio
“La Nazionale? Nel calcio capitano situazioni e momenti così. Il problema è che se ne sono accavallati due o tre. Più stupito di come sia finita con Spalletti o di com’è andata con Ranieri? Sinceramente non ho i mezzi per rispondere, dovrei conoscere i fatti nel dettaglio e non è così. E poi sono cose che riguardano altri allenatori, non mi sembra giusto entrarci”.
Cosa è successo? “Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ma a volte si decidono anche cose sbagliate. È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme: per provare ad andare al Mondiale. E magari, dopo aver vinto l’Europeo, per tentare la doppietta”.
Motivo per tornare? “Perché per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale: io ho vinto con i club, ma se vinci con l’Italia è un’altra cosa. E perché si tornerebbe sempre dove si è stati felici. A Coverciano stavo da dio, con tutti. C’era proprio un bel clima. Quello che forse è mancato ultimamente? E come faccio a dirlo? Quello che posso dire è che conosco molti dei giocatori che ci sono anche oggi e mi è dispiaciuto per loro che si sia creata questa situazione. Che per me sarebbe una bella sfida non ci sono dubbi. Anche un bel rischio, sì. Ma a volte bisogna prenderselo qualche rischio, no?”.
Mondiale “L’unico debito che sento con i tifosi è che, come ho sempre detto, mi sarebbe piaciuto, e mi piacerebbe, vincere un Mondiale. Quando iniziai, nel 2018, dissi che volevo vincere l’Europeo e mi diedero del matto: sembrava un’utopia, parlavano dell’Italia come della settima, ottava favorita. Abbiamo vinto scollinando semifinale e finale ai rigori? E l’Argentina non ha vinto il Mondiale battendo ai rigori l’Olanda e la Francia? Il nostro è stato un percorso lungo quattro anni. Sono abbastanza sicuro che ci andremo: a sentire certi discorsi sembra che siamo già fuori. Troppo pessimismo? È la cosa più semplice da avere, perché rende di più: le cose negative sono quelle che fanno più notizia. Che fanno parlare”.
C’è spazio per ricomporre con Gravina? “Non credo sarebbe un problema. Ci siamo già visti, ci siamo parlati, il presidente sa che nella vita si fanno anche errori. Essersi capiti su questo è la cosa più importante, al di là di quello che accadrà. L’ho risentito? Non negli ultimi giorni, ma non è passato tanto tempo da quando abbiamo parlato”.
Offerte “Dopo aver chiuso l’esperienza con l’Arabia Saudita, ho avuto altre proposte di lavoro? Almeno un paio in Italia e tre all’estero, una in Brasile (del Botafogo). Ma ho voluto aspettare. Mai sentito nessuno dell’Inter. Con la Juve avevo parlato mesi fa”.
Queste le dichiarazioni di Roberto Mancini, ex ct dell’Italia, rilasciate alla Gazzetta dello Sport.
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