Pressing, qualità e colpi individuali: il PSG di Luis Enrique si presenta al Mondiale per Club

Il PSG, fresco vincitore della Champions League, si presenta al Mondiale per Club come una squadra temibile e ben oliata sotto la guida di Luis Enrique. Il tecnico spagnolo ha plasmato una formazione che, pur partendo da un modulo di base (spesso un 4-3-3), mostra una notevole fluidità e adattabilità durante le diverse fasi del gioco.

Come gioca il PSG di Luis Enrique

La filosofia di Luis Enrique è incentrata sul controllo del gioco attraverso il possesso palla. Il PSG cerca di costruire l’azione fin dalla difesa, con il portiere coinvolto attivamente nel giro palla per eludere il pressing avversario. Inoltre il furioso pressing, alto e intenso, spesso uomo a uomo, permette ai parigini di recuperare il pallone il più rapidamente possibile e impedire agli avversari di costruire azioni pericolose.

Ecco i giocatori da seguire del PSG

Il PSG di Luis Enrique esordirà domenica 15, alle 21:00, contro l’Atletico Madrid di Diego Simeone e si prospetta un match pieno di emozioni. Bisogna tenere d’occhio alcuni giocatori in particolare per capire meglio il gioco del tecnico spagnolo.

Désiré Doué: un attaccante versatile capace di muoversi su tutto il fronte offensivo, con ottima tecnica e fiuto per il gol.

Ousmane Dembélé: la sua libertà di movimento e la sua capacità di agire da “falso 9” o da esterno lo rendono un elemento imprevedibile e cruciale per la manovra offensiva.

Khvicha Kvaratskhelia: Un’altra ala di grande talento, capace di creare superiorità numerica e di finalizzare.

Achraf Hakimi / Nuno Mendes: Terzini moderni, fondamentali sia in fase difensiva che, soprattutto, in quella offensiva con le loro progressioni e sovrapposizioni.

Vitinha: Centrocampista dinamico, capace di dettare i ritmi, recuperare palloni e inserirsi in avanti.