Serie B
Serie B: Como a meno 3 dal Parma
Ben sei pareggi nel turno odierno
Serie B. Due gli anticipi del venerdì della 34^ giornata. A Palermo è di scena il Parma, che cerca punti per blindare il primo posto. I siciliani sono alla ricerca della prima vittoria della gestione Mignani. Ne viene fuori un pari (0-0) che poco aggiunge alla classifica da play off dei rosanero. Forse, ne esce più soddisfatto il Parma, che governa con mestiere le folate avversarie; a volte barcolla, ma non crolla. E, quando può, riparte. La gara, comunque produce poche occasioni da rete: due nel finale di primo tempo per il Parma, con Di Chiara e Del Prato, una nella ripresa per il Palermo con Buttaro. Chi si spettava di più è rimasto deluso.
Colpo grosso del Cosenza al Mapei Stadium ai danni della Reggiana. Tutino e compagni servono un poker (0-4) che lascia annichilito Nesta e tifosi. Viali coglie il primo successo dopo il ritorno sulla panchina silana. Lo fa guidando i suoi in una prestazione ottima sul piano tattico e tecnico. Gioco, idee e (soprattutto) gol sono il menù di serata. Di D’Orazio la rete che apre la partita; a seguire Tutino, al 15° centro in campionato e, nella ripresa, due volte il subentrato Forte. La Reggiana è rimasta a guardare, incapace di reagire e dare una svolta alla gara. In settimana, forse l’ha caricata di troppe tensioni. Il Cosenza respira dopo settimane grigie e fa un buon balzo in ottica salvezza.
Il Como non spreca l’occasione di vincere a Piacenza contro la Feralpisalò. Lo fa con un punteggio altisonante (2-5), dopo che i gardesani erano passati in vantaggio con un gol di Felici. Cutrone, con due reti e Barba consegnano le chiavi della partita ai lariani, che ingrossano il punteggio nella ripresa con altre due marcature, dopo che Zennaro aveva ridato qualche speranza a Zaffaroni con la rete del 2-3. La Feralpi, come sempre, ha cercato di buttare il cuore oltre l’ostacolo; ma non è bastato, di fronte alla evidente superiorità tecnica del Como che, ora, è a soli tre punti dalla capolista Parma.
Al Ceravolo di Catanzaro era di scena la Cremonese, per uno scontro tra la quarta e la quinta in classifica. Un buon primo tempo, giocato a viso aperto, lasciava prevedere una ripresa scoppiettante. Niente di tutto ciò. Entrambe le squadre non hanno fatto molto per vincere la partita. Forse hanno prevalso i calcoli mirati a consolidare le rispettive posizioni. Il pari (0-0) può considerarsi giusto, con la Cremonese che conferma di avere la migliore difesa del campionato ed il Catanzaro ormai mentalmente proiettato alla disputa dei play-off di Serie B.
A Lecco il Venezia soffre per quasi un’ora la corsa e la voglia di vincere dei blu-celesti locali, che vanno in vantaggio con Buso a metà del primo tempo. Nella ripresa i lagunari cambiano marcia e nel giro di due minuti ribaltano il risultato (1-2), prima con il cannoniere principe Pohjanpalo (19 il suo bottino di reti) e poi con Busio. Vani i tentativi del Lecco, rimasto anche in dieci per l’espulsione di Celjak al 77°, di acciuffare il pari. Il Venezia è terzo alle spalle di Parma e Como. Il Lecco, sempre ultimo, virtualmente condannato alla retrocessione dalla Serie B.
Il Brescia sbatte contro una Ternana solida ed organizzata ottimamente da Breda (0-0). Rischiano poco gli umbri che possono recriminare per una traversa colpita da Dionisi e per un altro paio di buone occasioni nella ripresa. Il Brescia non ha mostrato le qualità che l’hanno portato in zona play-off. Ha incontrato difficoltà nel costruire la manovra e nel crearsi spazi utili per andare a bersaglio. Merito certamente della ragnatela a tutto campo degli ospiti che proseguono la loro marcia verso la salvezza.
Al Picco di La Spezia, la squadra di D’Angelo cercava tre punti contro la Samp, per abbandonare la zona play-off. Pirlo voleva fare risultato pieno per superare in classifica il Brescia e piazzarsi al 7° posto. Ne è venuta fuori una gara che lo Spezia ha giocato meglio e creato qualche occasione in più degli ospiti. La Samp è apparsa poco propositiva, quasi rinunciataria. Il pari (0-0) alla fine le va di lusso, anche perché il suo gol lo Spezia lo aveva segnato con Di Serio. L’arbitro Di Bello, richiamato al Var, lo ha annullato per un fallo di Ghilardi (c’era, non c’era?) sullo stesso attaccante.
Il Bari contro il Pisa aveva assoluta necessità di fare punti per dare ossigeno ad una classifica che, ormai, è divenuta preoccupante. Giampaolo, promosso dalla primavera, è il quarto tecnico a sedere sulla panchina biancorossa; ai predecessori non è andata propriamente bene. I toscani giocano per continuare a tenere viva la speranza dei play-off. Ne viene fuori una gara senza vincitori nè vinti (1-1). Al vantaggio pisano dopo appena 3′ con Calabresi, risponde Puscas su rigore nella ripresa. Poi, i baresi ci mettono impegno e voglia di arrivare al successo. Ma il Pisa tiene e porta a casa un risultato positivo, sostanzialmente meritato.
Ad Ascoli il Modena presentava in panchina Bisoli, nuovo tecnico dopo l’esonero di Bianco. Nonostante gli sforzi profusi dall’Ascoli per via di una classifica deficitaria, il risultato è rimasto quello di partenza (0-0). Le occasioni, da una parte e dall’altra, sono state poche. Ma l’Ascoli, sul finire del primo tempo, ha sciupato con Nestorovski un calcio di rigore. Bravo Gagno ad intuire e parare. Il punticino muove la classifica del Modena; l’Ascoli, invece, resta ancorato in zona retrocessione diretta.
Anche la sfida del Druso, fra Sudtirol e Cittadella finisce in parità (0-0). Poche occasioni hanno caratterizzato la gara. I calcoli di classifica hanno prevalso e nessuna delle due è ancora tagliata fuori dalla lotta per una posizione nei play-off. In fondo, era proprio quello che cercavano i due tecnici, Valente e Gorini.
Serie B: a cura di Vincenzo Segreto
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