Champions League
La Juventus batte 3-1 il PSV: gol alla Del Piero per Yildiz
La Juventus vince 3-1 con il PSV nella gara d’esordio della Champions League 2024/2025: ecco la sintesi e le pagelle dell’incontro.
Primi 15 minuti di studio, con gli olandesi a tratti più pericolosi e capaci, in alcune circostanze, di chiudere la Juventus nella propria area. Al minuto 20, ecco la giocata che dà una svolta al match in favore dei bianconeri: Yildiz prende palla e, dal limite dell’area, lascia partire un destro “alla Del Piero”, che si insacca sotto l’angolino della porta avversaria.
Da questo momento, la Vecchia Signora inizia a dominare l’incontro, a macinare gioco e occasioni da rete. La prima arriva al minuto 23, con McKennie che, perfettamente servito da Koopmeiners nell’area piccola, non riesce ad angolare troppo la sfera e si fa parare il tiro da Drommel. Ci provano poi Koopmeiners al 24esimo e Nico Gonzalez di testa al 25esimo, ma entrambe le conclusioni terminano sul fondo.
Ma è solo il preludio del 2-0, che arriva al minuto 27. Nico Gonzalez, dopo una grande giocata, serve la palla all’interno dell’area di rigore, sulla quale si fionda Vlahovic, che riesce a servire McKennie: il texano, schierato a sorpresa tra i titolari da Thiago Motta, questa volta non sbaglia.
Nella ripresa il copione non cambia e la Juventus, al 52esimo, trova la rete del 3-0 con Nico Gonzalez, perfettamente servito in area di rigore da Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo cerca con insistenza la rete del 4-0, ma sotto rete, al minuto 85, non è preciso. A pochi secondi dal termine, arriva il gol della bandiera del PSV, con Saibari.
L’incontro termina sul punteggio di 3-1 in favore dei bianconeri. Ottimo esordio in Champions League per gli uomini di Thiago Motta. Di seguito, le pagelle dei bianconeri.
Juventus-PSV: le pagelle dei bianconeri
Di Gregorio 6.5: ordinaria amministrazione. Molto attento sulle conclusioni poco pericolose del PSV. Non può nulla sulla gol di Saibari.
Cambiaso 7: ormai, una certezza, sia in fase offensiva che difensiva.
Bremer 6.5: solidità e sacrificio al servizio della squadra. Insieme al compagno di reparto formano una delle coppie più difficili da superare in Europa.
Gatti 6.5: altra prestazione rocciosa del difensore bianconero, sempre più leader di questa squadra (dal 56′ Danilo 6).
Kalulu 7: e chi l’avrebbe mai detto? L’ex Milan disputa una partita pulita, con pochissime sbavature, quasi perfetta dal punto di vista difensivo e propositiva a livello offensivo. Tecnicamente, non sbaglia praticamente nulla.
McKennie 7.5: è l’intuizione di Thiago Motta, che a sorpresa lo schiera tra i titolari. Il texano fa quello che sa fare… e lo fa alla grande. Inserimenti continui e pericolosità costante nell’area di rigore avversaria. Il gol del 2-0 è la ciliegina sulla torta di una partita sontuosa (dal 75′ Douglas Luiz s.v.).
Locatelli 7: in poco più di due mesi riesce a trasformare i fischi in applausi scroscianti. Perfetto in fase difensiva, preciso nell’impostazione. Un nuovo acquisto, a tutti gli effetti. (dal 56′ Thuram 6).
Yildiz 8: un esordio in Champions League che non dimenticherà facilmente. Quando il gioco si fa duro, i campioni iniziano a giocare. Già, perché il gol che realizza al minuto 20 è da campione: un destro “alla Del Piero” sul quale nulla può fare Drommel (dal 68′ Fagioli 6.5).
Koopmeiners 7: inizia a vedersi il giocatore che la Juventus ha fortemente voluto dall’Atalanta. Strappi improvvisi, assist, inserimenti e giocate tecnicamente importanti. Ora viene il bello.
Nico Gonzalez 7.5: dopo l’opaca prestazione di Empoli, stasera è tra i migliori in campo. Non si accontenta di fare (quasi) tutto lui sul gol del 2-0, ma decide di prendersi ulteriormente la scena e mettere a segno la rete del definitivo 3-0 (dal 68′ Weah 6).
Vlahovic 6: anche stasera non particolarmente brillante, ma l’assist per Nico Gonzalez sul gol del 3-0 gli consente di raggiungere la sufficienza. Al minuto 85 si divora la rete del possibile 4-0.
All. Thiago Motta 9: la Juventus di stasera è una sua creazione. Una squadra in formato europeo capace di dominare l’avversario in lungo e in largo. La mossa McKennie gli vale mezzo voto in più.
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