Tennis
Troppo Alcaraz per Zeppieri: battuto in 3 set al Roland Garros dallo spagnolo

Sulla terra rossa del Roland Garros Carlos Alcaraz non lascia scampo a Giulio Zeppieri e avanza con autorità al secondo turno dello Slam parigino. Il numero 2 del mondo, campione in carica e fresco vincitore degli Internazionali d’Italia, si impone in tre set (6-3, 6-4, 6-2) contro un coraggioso ma troppo leggero Zeppieri, che ha comunque mostrato segnali incoraggianti per il prosieguo della stagione.
Il tennista romano, arrivato al tabellone principale dopo un brillante percorso nelle qualificazioni, ha provato a mettere in difficoltà lo spagnolo soprattutto nei primi due set, dove ha mostrato una buona solidità al servizio e qualche accelerazione di diritto capace di far scricchiolare per un attimo le certezze dell’iberico. Nel primo parziale, Zeppieri ha avuto due palle break nel gioco d’apertura ma non è riuscito a concretizzarle. Alcaraz ha poi alzato il ritmo nel quarto game, strappando il servizio all’italiano e mantenendo il vantaggio fino al 6-3 finale in 39 minuti.
Roland Garros, Alcaraz prende il sopravvento su Zeppieri
Nel secondo set, Zeppieri ha tenuto testa allo spagnolo fino al 3-2, ma Alcaraz ha nuovamente trovato il break nel momento decisivo, chiudendo anche questa frazione 6-4. Il terzo set ha mostrato un calo fisico e mentale del tennista italiano, mentre Alcaraz ha continuato a martellare da fondo campo con colpi precisi e potenti, chiudendo il match in un’ora e 56 minuti complessivi.
Nonostante la sconfitta netta, il match lascia a Zeppieri la consapevolezza di poter competere ad alti livelli, grazie anche al buon tennis espresso nelle qualificazioni e nella prima parte dell’incontro. Per Alcaraz, invece, si tratta di una conferma importante: il campione in carica ha dimostrato ancora una volta di essere il principale favorito per la vittoria finale. Un messaggio chiaro a Jannik Sinner e a tutti gli altri pretendenti. Nel prossimo turno affronterà l’ungherese Marozsan che lo ha battuto agli Internazionali d’Italia nel 2023.
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