LBA
Playoff LBA, finale senza storia: la Virtus Bologna chiude la serie sul 3-0 ed è Campione d’Italia

La Virtus Bologna si laurea campione d’Italia per la 17ª volta nella sua gloriosa storia. In gara-3 della finale scudetto della LBA Serie A di basket, le V Nere asfaltano la Germani Brescia con un netto 74-96 che non lascia spazio a repliche. Una superiorità tecnica, fisica e mentale che ha permesso agli uomini di coach Dusko Ivanovic di chiudere la serie sul 3-0 senza mai realmente soffrire. Protagonista assoluto della serata è Tornike Shengelia, autore di una prestazione monumentale: 31 punti, 9 rimbalzi, 5 assist e 46 di valutazione, il massimo in carriera per il georgiano.
Shengelia dominante, Brescia si spegne presto
La partita ha preso una piega chiara già nel primo tempo. Dopo un avvio combattuto, Bologna ha imposto il proprio ritmo sin dal secondo quarto, spingendosi fino al +22 all’intervallo lungo (28-50). Brescia, apparsa scarica e confusa, ha faticato enormemente a tenere il passo, soprattutto sotto canestro, dove Shengelia ha fatto il bello e il cattivo tempo. La Germani ha provato a mescolare le carte con un quintetto più leggero e mobile, ma le scelte di coach Peppe Poeta non hanno dato i frutti sperati.
Terzo quarto in controllo, poi la Virtus Bologna dilaga
Nel terzo periodo la Virtus ha alzato ulteriormente il livello, annichilendo Brescia su entrambi i lati del campo. Il punteggio sul tabellone al 30’ (51-76) racconta di una squadra, quella bolognese, già in modalità festa, mentre i padroni di casa avevano ormai abbassato la testa. Le cifre parlano chiaro: Bologna ha dominato a rimbalzo, tirato con ottime percentuali da oltre l’arco e gestito con grande lucidità ogni fase della partita. Brescia, al contrario, si è aggrappata invano alle fiammate di Burnell e Bilan, troppo soli per impensierire i futuri campioni d’Italia.
Un finale simbolico: standing ovation per la Virtus
Gli ultimi minuti, con il risultato ormai scritto, sono stati un lungo happening fino alla sirena finale. La tripla di Shengelia e il canestro dalla media di Hackett hanno sancito il +28, una sentenza senza appello per Brescia. Coach Poeta ha chiamato un timeout quasi simbolico per provare a tenere alto l’orgoglio dei suoi. Al rientro, l’ultimo sussulto è stato di Zizic, ma la festa era già iniziata sulla panchina ospite. Standing ovation per la Virtus, che ha chiuso la gara sul 74-96, sugellando una serie dominata dall’inizio alla fine.
La Virtus Bologna, dopo tre anni di dominio Olimpia Milano, torna sul tetto d’Italia e lo fa da dominatrice. Per Brescia, resta la delusione di una finale mai davvero iniziata.
Una dedica speciale e un pensiero per Polonara
Il trionfo della Virtus arriva in un momento particolare per l’ambiente bolognese, ancora scosso dalla notizia della leucemia diagnosticata ad Achille Polonara, assente in queste finali. La squadra gli ha dedicato lo scudetto con affetto e commozione. Un titolo che assume quindi un valore ancora più profondo e che testimonia non solo la forza tecnica di questa Virtus, ma anche il cuore di un gruppo capace di compattarsi nei momenti difficili.
L’era Ivanovic si apre con un titolo
Per coach Dusko Ivanovic, subentrato in corso di stagione, arriva subito un trofeo pesantissimo. L’impronta di Ivanovic si è vista eccome: difesa solida, attacco fluido e un gruppo coeso. Shengelia ha brillato, ma dietro il suo exploit c’è un sistema ben oliato, in cui anche Taylor, Diouf, Hackett e Morgan hanno recitato ruoli fondamentali.
Playoff LBA – Finale
- Virtus Bologna – Germani Brescia 3-0
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