Giro d'Italia
Giro d’Italia, maxi caduta in gruppo! La tappa viene neutralizzata a 60 km dalla fine

La sesta tappa del Giro d’Italia risale la penisola e da Potenza vanno a Napoli. La quinta tappa ha visto trionfare ancora Pedersen sempre più padrone della maglia rosa e soprattutto della classifica a punti. Una maxi caduta ha interrotto la tappa, tanti ciclisti fasciati, medicati in loco e alcuni portati anche via in ambulanza. Tappa neutralizzata fino all’arrivo. In una volatache non regala punti e abbuoni arriva la fuga!
Percorso
Quella di oggi è la tappa più lunga del Giro 2025. Si parte da Potenza in direzione Irpinia attraverso le montagne lucane con la lunga salita Valico di Monte Carruozzo. Dopo l’ingresso in provincia di Napoli si susseguono tratti urbani. Gli ultimi 45 km sono interamente cittadini. Fondo stradale buono con lunghi tratti di pavé. Prima di entrare a Napoli si percorrono circa 20 km in superstrada. Ultimi 3 km con poche curve e una leggera salita seguita da 2 km pianeggianti fino al lungomare di via Caracciolo.
La tappa
Alla partenza si crea un drappello di corridori che va subito in fuga. Michel Ries (Arkea B&B Hotels), Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Ben Turner (Ineos Grenadiers), Josef Cerny (Soudal Quick Step), Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla) e Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team). Dal gruppo principale si stacca Germani che rientra nella fuga. Dopo vari attacchi si crea un drappello di contrattaccanti, e a 200km dall’arrivo è tutto da rifare. Prima del Valico di Monte Carruozzo, Van der Hoorn (Intermachè Wanty) ed Enzo Paleni (Groupama FDJ) allungano sul gruppo che li lascia andare fino a raggiungere un distacco di 3′ circa. Li raggiunge anche Lorenzo Fortunato che vince il GPM di Valico di Monte Carruozzo. Lo sprint intermedio di Lioni lo vince Paleni, Pedersen ha provato a guadagnare punti, ma nulla di fatto.
Maxi caduta in gruppo
A 70 km dal dal traguardo la corsa viene neutralizzata per una maxi caduta in gruppo che ha coinvolto una cinquantina di corridori. La corsa è neutralizzata, tanti i corridori a terra per via dell’asfalto bagnato. Tra questi Carapaz, Pedersen, Yates, Van den Bossche e Jay Hindley, che si è ritirato immediatamente per via dell’infortunio. Si è reso necessario l’intervento di ambulanze e mezzi di soccorso. La giuria e la direzione di corsa hanno preso la decisione di neutralizzare la corsa, di fare solo ed esclusivamente la volata finale.
A 20 km dal traguardo Paleni e Van der Hoorn mantengono poco meno di 30″ sul gruppo. Si stacca la maglia rosa di Pedersen, con il gruppo di cui fa parte distaccato di oltre cinque minuti al passaggio dei -5km. Ripresi i due fuggitivi quando mancano due km e mezzo alla conclusione. La Alpecin-Deceuninck tira il gruppo. Wout Van Aert prova ad anticipare tutti, ma viene ripreso e Groves vince la sesta tappa del Giro d’Italia dominando la volata. Secondo Milan Fretin (Cofidis), terzo Paul Magnier (Soudal Quick-Step).
L’ordine di arrivo della sesta tappa
1 GROVES Kaden Alpecin – Deceuninck 4:59:52
2 FRETIN Milan Cofidis
3 MAGNIER Paul Soudal Quick-Step
4 KANTER Max XDS Astana Team
5 LONARDI Giovanni Team Polti VisitMalta
6 ZIJLAARD Maikel Tudor Pro Cycling Team
7 MARCELLUSI Martin VF Group – Bardiani CSF – Faizanè
8 MOSCHETTI Matteo Q36.5 Pro Cycling Team
9 MOZZATO Luca Arkéa – B&B Hotels
10 GOVEKAR Matevž Bahrain – Victorious
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